Il sito funerario, databile al III millennio a.C. e utilizzato fino ai primi secoli del II millennio a.C., è composto da tredici domus de janas. I reperti ritrovati all’interno delle tombe, perlopiù ceramiche ed oggetti d’ornamento, sono ascrivibili alla cultura di Ozieri, Abealzu-Filigosa, Monte Claro, del Vaso campaniforme e di Bonnanaro e sono oggi in gran parte conservati nel museo Villa Sulcis di Carbonia. Gli scavi iniziati circa trent’anni fa sono stati ripresi più volte. Le domus sono prevalentemente pluricellulari, anche se il numero dei vani non è molto elevato. Le tombe si articolano in svariate cellette a forno, in numero da due a cinque, sopraelevate rispetto al piano pavimentale, gli ingressi a questi ambienti presentano talvolta portelli abbelliti da rincassi a cornice.
Necropoli di is Loccis Santus
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