La leggenda vuole che durante il VIII secolo, il 12 settembre, una donna sordomuta, di nome Teresita, mentre portava al pascolo la sua mucca, incuriosita da una forte luce, ritrovò sotto un arbusto di alloro, in un luogo in cui anticamente sorgeva un tempio dedicato a Minerva, una statua della Madonna, contornata da una gallina d’oro con dodici pulcini, immediatamente la donna riacquistò l’udito e la parola. Il vescovo, informato del fatto, fece spostare in processione la statua nella cattedrale di Sorrento ma questa, il giorno dopo, scomparve per ricomparire nello stesso luogo dov’era stata ritrovata. Dopo che l’evento si verificò altre due volte, si decise di collocare la statua nella chiesetta del Salvatore, vicino al luogo in cui si era compiuto il prodigio, solo nel 1206, la cappella, venne intitolata a Santa Maria del Lauro. Di dimensioni troppo modeste per il numero di fedeli che accorrevano, la chiesa fu demolita ed al suo posto ne fu costruita una nuova, nel 1569, in seguito fu restaurata piùvolte e l’aspetto attuale risale al XVIII secolo. Il 29 novembre 1913 la chiesa, per il suo valore storico ed artistico, è stata dichiarata edificio monumentale su volere dello storico Antonio Filangieri di Candida, poco meno di un anno dopo, il 25 marzo 1914, fu elevata a basilica minore, cosi’ come ricorda una lapide posta all’ingresso,
QUESTO TEMPIO AUGUSTO DA PIU’ DI MILLE ANNI SACRO ALLA TAUMATURGA IMMAGINE DI SANTA MARIA DEL LAURO PIO P.P. X ACCOGLIENDO LE ISTANZE I VOTI DELLA INSIGNE COLLEGIATA E DEL POPOLO COMMENDATI DA MONS. G.GIUSTINIANI ARCIVESCOVO IL 25 MARZO 1914 FRA L’ESULTANZA DEI PII METESI ELEVAVA AL TITOLO GLORIOSO DI BASILICA PONTIFICIA CON GLI ANNESSI DRITTI E PRECEDENZE